Monthly Archives: Settembre 2018

Segnaliamo che il Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n. 107 di adeguamento della normativa nazionale al Regolamento UE n. 596/2014, relativo agli abusi di mercato, interviene modificando il D.Lgs. 58/1998 (TUF) con un duplice impatto sulle norme da considerare ai fini del Modello 231.

Da un lato, infatti, la nuova norma, che entrerà in vigore il 29.9.2018, interviene modificando il testo degli artt. 184 e 185 del TUF, che costituiscono reato presupposto ai sensi dell’art. 25 sexies D.Lgs. 231/01.

Sotto diverso profilo, ad essere modificato è anche l’art. 187 quinquies del TUF.
Tale articolo,  prevedeva già nella precedente formulazione e prevede ancora una disciplina sanzionatoria per determinati illeciti amministrativi (non reati), basata sulla commissione di violazioni nell’interesse o a vantaggio della società da parte di soggetti apicali o sottoposti, ricalcando il contenuto dell’art. 5 D.Lgs. 231/01 e richiamando espressamente, in quanto compatibili, gli artt. 6, 7, 8 e 12 D.Lgs. 231/01.
L’articolo, come riformato, non fa più riferimento agli illeciti di cui agli artt. 187 bis e 187 ter del TUF, bensì alle violazioni dei divieti di cui agli artt. 14 e 15 del Regolamento UE n. 596/2014.

Inoltre, non si parla più di responsabilità dell’ente al pagamento di una somma pari alla sanzione amministrativa prevista per gli illeciti commessi, bensì pone a carico dell’ente una “sanzione amministrativa pecuniaria da ventimila euro fino a quindici milioni di euro, ovvero fino al quindici per cento del fatturato…”.

Appare dunque ampliata la portata della norma, sia con riferimento alle condotte sanzionabili, sia quanto all’ammontare della sanzione.

Di tutto ciò si dovrà tener conto per l’aggiornamento di un Modello 231 che voglia da un lato prevenire i reati presupposto indicati nel D.Lgs. 231/01, dall’altro precostituire una difesa dalla sanzione amministrativa di cui all’art. 187 quinquies del TUF.

Cliccare qui per il link alla norma, come pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

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Seminario di due giornate organizzato da EUROCONFERENCE 
(varie sedi da ottobre a dicembre 2018)
CORPO DOCENTE:

Avv. Anna Di Lorenzo e Avv. Alberto Tenca

PROGRAMMA
PRIMI ASPETTI DA CONSIDERARE PER LA REDAZIONE DEL MODELLO 231
  • natura della responsabilità da prevenire con il Modello 231
  • ambito soggettivo e territoriale di applicazione della norma
  • elementi essenziali dell’illecito:
    • il reato presupposto
    • l’autore: soggetti apicali e sottoposti
    • interesse o vantaggio per l’Ente
  • i soggetti terzi che coinvolgono la responsabilità dell’Ente
APPROCCIO PRATICO ALL’ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI 
  • sviluppo operativo dell’attività di analisi
  • processi da analizzare in relazione alle fattispecie di reato presupposto
  • rilevanza della forma societaria, del sistema di amministrazione e delle deleghe
  • impostazione della mappatura dei rischi reato presupposto
  • discussione critica di diverse tecniche di valutazione del rischio
IMPOSTAZIONE DEL MODELLO 231
  • contenuti normativi
  • sviluppo di parte generale e speciale
  • previsione di flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
  • come utilizzare i Sistemi certificati (es. ISO 9000 e 14001 e OHSAS 18000)
SUGGERIMENTI OPERATIVI DI REDAZIONE DEI PROTOCOLLI DI PREVENZIONE
  • tecniche di redazione e contenuti essenziali
  • autoriciclaggio: questioni discusse e ‘approccio’ preventivo
  • fasi da regolamentare nei processi di acquisto e vendita per la prevenzione di molteplici reati
  • sicurezza sul lavoro: gli aspetti da gestire nel Modello 231
  • disamina di misure di prevenzione in materia ambientale
  • discussione in merito alla prevenzione di reati d’interesse dei partecipanti
L’ADEGUAMENTO DEL MODELLO 231 ALLE PRINCIPALI NOVITÀ 
  • la prevenzione del nuovo reato di istigazione alla corruzione tra privati ex art. 2635 bis c.c. e del reato di corruzione tra privati ex art. 2635 c.c. come di recente modificato
  • le Linee guida dell’ANAC: Determinazione 1134/2017 misure anticorruzione per le imprese e Modello 231
  • il nuovo Codice degli appalti e l’influenza sul Modello 231
  • la prevenzione alle ipotesi di riciclaggio di denaro alla luce della riforma del D.Lgs. 231/2007
  • la normativa sul whistleblowing: Legge 179/2017. Quali aspetti considerare nell’impostare i flussi informativi interni e le segnalazioni
  • il Regolamento privacy 679/2016: aspetti di interesse per l’impostazione dei protocolli
  • i nuovi reati presupposto in materia di razzismo e xenofobia e immigrazione clandestina
L’ORGANISMO DI VIGILANZA

  • aspetti critici nella composizione
  • bilanciamento delle indicazioni normative e giurisprudenziali con le esigenze pratico-operative

IL SISTEMA DISCIPLINARE 

  • come strutturare un sistema disciplinare “legittimamente applicabile”
  • i soggetti da sanzionare e i titolari del potere disciplinare
  • illeciti sanzionabili e tipologia di sanzioni
  • le sanzioni per i terzi e condizioni di irrogabilità
  • gli aspetti peculiari nel distacco e nella somministrazione
  • l’impatto della normativa sul whistleblowing

COME IMPOSTARE L’ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE 

  • soggetti destinatari dell’informazione e formazione
  • oggetto dell’informativa
  • previsioni contrattuali nei rapporti con i terzi

COME PROCEDERE PER L’AGGIORNAMENTO DEL MODELLO 231

  • motivi che determinano l’aggiornamento
  • i soggetti coinvolti nell’aggiornamento
  • iter da seguire
  • adozione ed attuazione dell’aggiornamento

UTILITA’ DEL MODELLO 231

  • esimente dalla responsabilità e strumento di difesa
  • sistema di organizzazione rilevante ai sensi del codice civile e della giurisprudenza penale
  • rating d’impresa e rapporti con il rating di legalità. Quale valenza ha il Modello 231?
  • ulteriori utilità

ASPETTI DA CONSIDERARE NELLA PROSPETTIVA PROCESSUALE

  • Accorgimenti essenziali per l’utilizzo del Modello 231 a difesa
  • Come porre tempestivamente l’Ente in condizioni di partecipare e difendersi nel procedimento 231

PRATICA PROFESSIONALE
Durante il corso verranno presi in esame casi pratici per concretizzare, tramite esempi, fac-simili e modelli, i passaggi “chiave” illustrati in aula.

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