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Responsabilità da Reato di Enti e SocietàLa Responsabilità Amministrativa di società ed enti ha avuto, negli oltre dieci anni di vita dalla pubblicazione del D.Lgs. 231/01, un continuo sviluppo, con l’introduzione di nuove fattispecie tra i reati presupposto della responsabilità, ultimi in ordine di tempo e per importanza i reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime per violazione delle norme a tutela della salute e sicurezza sul lavoro ed i reati ambientali indicati dal D.Lgs. 121/2011.

Si comincia a notare un sempre più vasto incremento dei casi di concreta applicazione della normativa con crescente numero di Tribunali ove Pubblici Ministeri più attenti e preparati, anche grazie alla creazione in molte Procure della Repubblica di specifici gruppi di lavoro, applicano la normativa D.Lgs. 231/01 svolgendo indagini approfondite ogni qualvolta gli organi di polizia accertino la commissione di un reato presupposto e venga dato avvio al relativo procedimento avanti la Magistratura Penale competente.
Nuove tecniche investigative in materia si sono venute ad affinare, incrementando le indagini di Polizia Giudiziaria prodromiche all’instaurazione di tali procedimenti.

Le imprese si trovano, di conseguenza, di fronte al rischio ogni giorno più concreto di vedersi contestare tale forma di responsabilità particolarmente afflittiva, definita amministrativa ma fondamentalmente di impostazione penale.
L’unica possibilità di difesa è rappresentata dalla predisposizione dei Modelli Organizzativi e di Gestione, ai quali il D.Lgs. 231/01 e l’art. 30 D.Lgs. 81/08 normativamente attribuiscono efficacia esimente dalla responsabilità.
Il confronto con interlocutori della Magistratura e della Polizia Giudiziaria esperti nella materia permette di conseguire un duplice vantaggio per consentire alle imprese di adottare ed attuare Modelli Organizzativi che possano concretamente aspirare ad un giudizio di idoneità in un eventuale procedimento e mettersi così al riparo dal rischio responsabilità, ed al contempo per consentire a tutti i soggetti coinvolti, imprese, professionisti, Magistrati ed esponenti delle Forze dell’Ordine, di operare congiuntamente per la più efficace realizzazione delle finalità del Legislatore, che mira ad incentivare la realizzazione delle più idonee misure di prevenzione dalla commissione dei reati presupposto ed una gestione delle attività economiche più trasparente.

Il libro “Responsabilità da reato di Enti e Società” pubblicato nel dicembre 2011 dal Gruppo24Ore – Il Sole 24 Ore S.p.a. rappresenta proprio il connubio in un’unica opera di idee, opinioni ed esperienze dei principali soggetti interessati all’attuazione della normativa nelle sue varie fasi: di indagini ad opera della polizia giudiziaria, di contestazione della responsabilità, di difesa in giudizio e di assistenza alle imprese nella prevenzione dalla responsabilità.
Autori del libro sono infatti:
– Il Magistrato Dott. Paolo Luca, coordinatore del gruppo di lavoro reati economici presso la Procura della Repubblica di Padova;
– Il Colonnello della Guardia di Finanza Ivano Maccani
– L’Avv. Luigi Fruscione ed il Prof. Avv. Benedetto Santacroce
– L’Avv. Franco Tosello dello Studio Legale Associato Tosello & Partners di Padova, con la collaborazione dei colleghi associati Avv.ti Anna Di Lorenzo ed Alberto Tenca.

Il libro raccoglie alcuni approfondimenti in merito agli aspetti di maggiore attualità nell’applicazione della normativa D.Lgs. 231/01, con particolare recapito ai nuovi reati presupposto ambientali ed ai reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che pur introdotti in seno al D.Lgs. 231/01 già da qualche anno, continuano a suscitare l’attenzione di media ed esperti del settore, anche a seguito della pubblicazione della clamorosa sentenza nel caso ThyssenKrupp.
Sempre più elevata è l’attenzione per la disciplina in oggetto anche da parte delle pubbliche istituzioni, che vedono nei Modelli di Organizzazione e relative procedure uno strumento concreto di miglioramento dei livelli di sicurezza sul lavoro nelle imprese. Basti pensare che con Avviso Pubblico 2011 l’INAIL ha stanziato 205 milioni di euro per finanziare determinati progetti, tra i quali, quelli volti alla realizzazione dei Modelli D.Lgs. 231/01 ed art. 30 D.Lgs. 81/08.

Indice del libro

 

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Il Decreto Legge 201 del 6 dicembre 2011, convertito dalla Legge 214/2011, introduce un’importante novità nel quadro della disciplina a Tutela della Privacy ex D.Lgs. 196/2003:
– “Dato personale” è ora unicamente l’informazione riguardante persone fisiche e non più quella riferita a persone giuridiche, enti ed associazioni;
– “Interessato” al trattamento dei dati personali è ora soltanto la persona fisica.
La norma si prefigge lo scopo di determinare una “riduzione degli oneri in materia di privacy” .
Sicuramente un diverso risultato è stato raggiunto: quello di privare le persone giuridiche, enti ed associazioni della tutela prima alle stesse concessa dal D.Lgs. 196/2003.