Seminario di due giornate organizzato da EUROCONFERENCE
(varie sedi da ottobre a dicembre 2017)
CORPO DOCENTE:
Avv. Anna Di Lorenzo e Avv. Alberto Tenca
PROGRAMMA
PRIMI ASPETTI DA CONSIDERARE PER LA REDAZIONE DEL MODELLO 231
- Natura della responsabilità da prevenire con il Modello 231
- Ambito soggettivo e territoriale di applicazione della norma
- Elementi essenziali dell’illecito:
- il reato presupposto
- l’autore: soggetti apicali e sottoposti
- interesse o vantaggio per l’Ente
- I soggetti terzi che coinvolgono la responsabilità dell’Ente
UTILITA’ DEL MODELLO 231
- Esimente dalla responsabilità e strumento di difesa
- Sistema di organizzazione rilevante ai sensi del codice civile e della giurisprudenza penale
- Rating d’impresa e rapporti con il rating di legalità. Quale valenza ha il Modello 231?
- Ulteriori utilità
APPROCCIO PRATICO ALLA REDAZIONE DEL MODELLO 231
Tecniche di analisi e valutazione dei rischi
- Sviluppo operativo dell’attività di analisi
- Processi da analizzare in relazione alle fattispecie di reato presupposto
- Rilevanza della forma societaria, del sistema di amministrazione e delle deleghe
- Impostazione della mappatura dei rischi reato presupposto
- Discussione critica di diverse tecniche di valutazione del rischio
Impostazione del Modello 231
- Contenuti normativi
- Sviluppo di parte generale e speciale
- Previsione di flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
- Come utilizzare i Sistemi certificati (es. ISO 9000 e 14001 e OHSAS 18000)
Suggerimenti operativi di redazione dei protocolli di prevenzione
- Tecniche di redazione e contenuti essenziali
- Autoriciclaggio: questioni discusse e ‘approccio’ preventivo
- Fasi da regolamentare nei processi di acquisto e vendita per la prevenzione di molteplici reati
- Sicurezza sul lavoro: gli aspetti da gestire nel Modello 231
- Disamina di misure di prevenzione in materia ambientale
- Discussione in merito alla prevenzione di reati d’interesse dei partecipanti
Le principali novità rilevanti per il Modello 231
- La prevenzione del nuovo reato di istigazione alla corruzione tra privati ex art. 2635 bis c.c. e del reato di corruzione tra privati ex art. 2635 c.c. come di recente modificato
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- Le misure anticorruzione per le imprese ed il Modello 231 secondo le indicazioni A.N.A.C.
- Il nuovo Codice degli appalti e l’influenza sul Modello 231
- La prevenzione alle ipotesi di riciclaggio di denaro alla luce della Direttiva Antiriciclaggio n. 849/2015
- L’evoluzione della normativa sul whistleblowing. Quali aspetti considerare nell’impostare i flussi informativi interni e le segnalazioni.
- Il Regolamento privacy 679/2016: aspetti di interesse per l’impostazione dei protocolli
L’organismo di vigilanza
- Aspetti critici nella composizione
- Bilanciamento delle indicazioni normative e giurisprudenziali con le esigenze pratico-operative
Il sistema disciplinare
- Come strutturare un sistema disciplinare “legittimamente applicabile”
- I soggetti da sanzionare e i titolari del potere disciplinare
- Illeciti sanzionabili e tipologia di sanzioni
- Le sanzioni per i terzi e condizioni di irrogabilità
- Gli aspetti peculiari nel distacco e nella somministrazione
L’EFFICACE ATTUAZIONE DEL MODELLO 231
- Soggetti destinatari dell’informazione e formazione
- Oggetto dell’informativa
- Previsioni contrattuali nei rapporti con i terzi
L’AGGIORNAMENTO DEL MODELLO 231
- Motivi che determinano l’aggiornamento
- I soggetti coinvolti nell’aggiornamento
- Iter da seguire
- Adozione ed attuazione dell’aggiornamento
ASPETTI DA CONSIDERARE NELLA PROSPETTIVA PROCESSUALE
- Accorgimenti essenziali per l’utilizzo del Modello 231 a difesa
- Come porre tempestivamente l’Ente in condizioni di partecipare e difendersi nel procedimento 231
PRATICA PROFESSIONALE |
Durante il corso verranno presi in esame casi pratici per concretizzare, tramite esempi, fac-simili e modelli, i passaggi “chiave” illustrati in aula. |
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