Gli illeciti AGRO-ALIMENTARI: Prossimamente nel D.Lgs. 231/01?

a cura dell’Avv. Ambra Pinton

Il disegno di legge AC 2427/2020, attualmente all’esame della Commissione XIII – Agricoltura, propone importanti modifiche al D.Lgs. 231/01 con riferimento ai reati agro-alimentari ed al codice penale prevedendo la modifica di alcuni articoli e l’introduzione di nuove fattispecie di reato in materia alimentare.
Con riferimento al D.Lgs. 231/01 la proposta di legge concerne sia l’introduzione di nuovi reati presupposto che l’ipotesi di disciplinare un Modello di Organizzazione e Gestione specifico per le imprese del settore agro-alimentare.
Volendo cominciare l’analisi proprio da quest’ultimo punto il disegno di legge prevede l’introduzione del nuovo articolo 6-bis “Modelli di organizzazione dell’ente qualificato come impresa alimentare” che, parallelamente a quanto previsto dall’art.30 D.Lgs. 81/08, prevede la stessa esenzione da responsabilità per le società del comparto agro-alimentare che abbiano adottato ed efficacemente attuato uno specifico Modello idoneo ed adeguato a garantire il rispetto di tutti gli obblighi nazionali e sovranazionali relativi:
– al rispetto dei requisiti sulla fornitura di informazioni sugli alimenti;
– alle attività di verifica sui contenuti delle pubblicità per garantire la coerenza degli stessi rispetto alle caratteristiche del prodotto;
– alla rintracciabilità del prodotto ovvero alla possibilità di ricostruire il percorso del prodotto attraverso le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione;
– al controllo dei prodotti e delle confezioni per garantirne qualità, sicurezza e integrità in tutte le fasi della filiera;
– alle procedure di ritiro o di richiamo dei prodotti alimentari importati, prodotti, trasformati, lavorati o distribuiti non conformi ai requisiti di sicurezza degli alimenti;
– alla valutazione e gestione del rischio con riferimento alle scelte in materia di prevenzione e controllo;
– alle periodiche verifiche sull’effettività e adeguatezza del modello.
È inoltre previsto che si debba procedere ad una revisione del Modello nel caso siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla genuinità e sicurezza dei prodotti o alla lealtà commerciale nei confronti dei consumatori ovvero in occasione di mutamenti significativi nell’organizzazione e nell’attività con riguardo al progresso scientifico e tecnologico.
Per quanto concerne invece i nuovi reati presupposto, le modifiche al D.Lgs. 231/01 comporterebbero l’introduzione degli artt. 25-bis.2 “Frodi nel commercio di prodotti alimentari” e 25-bis.3 “Delitti contro la salute pubblica”.
Tra i reati sanzionati dall’art. 25-bis.2 vi sarebbe, in particolare, il nuovo reato 517-quater.1 “Agropirateria”, la cui commissione comporterebbe per l’ente l’applicazione delle sanzioni interdittive di cui all’art. 9 comma 2.
Inoltre, nel caso in cui l’ente o una sua struttura siano stabilmente utilizzati per la commissione di uno dei reati previsti dall’art. 25-bis.2, si applicherebbe la sanzione dell’interdizione definitiva dall’esercizio dell’attività ai sensi dell’art. 16 comma 3.
L’impatto del disegno di legge AC 2427 è sicuramente rilevante ed interessante per l’evoluzione e gli equilibri del sistema e della funzione dell’Organismo di Vigilanza. Si dovrà capire se la composizione dell’Organismo dovrà mutare per accogliere figure di esperti nella materia o come queste conoscenze tecniche possano comunque essere assicurate.
Sul punto il disegno di legge prevede che per le imprese di piccole dimensioni vi sia la possibilità di nominare un Organismo monocratico attingendo a liste predisposte dalle Camere di Commercio o che il ruolo possa essere ricoperto dallo stesso legale rappresentante quando questo abbia partecipato ad appositi corsi di formazione organizzati dalle Province autonome di Trento e Bolzano.
Le imprese agro-alimentari dovranno sicuramente porre la dovuta attenzione a questa modifica normativa in quanto sintomo dell’importanza della materia per il legislatore ed in quest’ottica sarà opportuno che le società valutino l’adozione di un Modello di Organizzazione e Gestione o l’aggiornamento dei Modelli in essere con particolare riferimento ai protocolli di prevenzione.