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Evento organizzato dalla Camera Penale di Padova “Francesco De Castello” unitamente al Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario dell’Università degli Studi di Padova, alla Camera degli Avvocati Tributaristi del Veneto ed all’UNCAT.

Evento accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Padova, con attribuzione di 3 crediti formativi in materia di diritto penale.

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Seminario di due giornate organizzato da EUROCONFERENCE 

(varie sedi da ottobre a dicembre 2019)

 

PRESENTAZIONE
Il corso fornirà al partecipante le nozioni necessarie per:
  • Predisporre e aggiornare un  Modello Organizzativo ex D.Lgs 231/2001;
  • Poter effettuare un audit sul livello di compliance dei processi aziendali alla normativa e agli standard di settore;
  • Predisporre protocolli e procedure aziendali a presidio dei processi a rischio di commissione dei reati;
  • Essere di supporto a Organismi di Vigilanza nella conduzione di audit  su specifici processi aziendali

Cliccare qui per il programma ed ulteriori informazioni.

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Seminario di due giornate organizzato da EUROCONFERENCE 
(varie sedi da ottobre a dicembre 2018)
CORPO DOCENTE:

Avv. Anna Di Lorenzo e Avv. Alberto Tenca

PROGRAMMA
PRIMI ASPETTI DA CONSIDERARE PER LA REDAZIONE DEL MODELLO 231
  • natura della responsabilità da prevenire con il Modello 231
  • ambito soggettivo e territoriale di applicazione della norma
  • elementi essenziali dell’illecito:
    • il reato presupposto
    • l’autore: soggetti apicali e sottoposti
    • interesse o vantaggio per l’Ente
  • i soggetti terzi che coinvolgono la responsabilità dell’Ente
APPROCCIO PRATICO ALL’ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI 
  • sviluppo operativo dell’attività di analisi
  • processi da analizzare in relazione alle fattispecie di reato presupposto
  • rilevanza della forma societaria, del sistema di amministrazione e delle deleghe
  • impostazione della mappatura dei rischi reato presupposto
  • discussione critica di diverse tecniche di valutazione del rischio
IMPOSTAZIONE DEL MODELLO 231
  • contenuti normativi
  • sviluppo di parte generale e speciale
  • previsione di flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
  • come utilizzare i Sistemi certificati (es. ISO 9000 e 14001 e OHSAS 18000)
SUGGERIMENTI OPERATIVI DI REDAZIONE DEI PROTOCOLLI DI PREVENZIONE
  • tecniche di redazione e contenuti essenziali
  • autoriciclaggio: questioni discusse e ‘approccio’ preventivo
  • fasi da regolamentare nei processi di acquisto e vendita per la prevenzione di molteplici reati
  • sicurezza sul lavoro: gli aspetti da gestire nel Modello 231
  • disamina di misure di prevenzione in materia ambientale
  • discussione in merito alla prevenzione di reati d’interesse dei partecipanti
L’ADEGUAMENTO DEL MODELLO 231 ALLE PRINCIPALI NOVITÀ 
  • la prevenzione del nuovo reato di istigazione alla corruzione tra privati ex art. 2635 bis c.c. e del reato di corruzione tra privati ex art. 2635 c.c. come di recente modificato
  • le Linee guida dell’ANAC: Determinazione 1134/2017 misure anticorruzione per le imprese e Modello 231
  • il nuovo Codice degli appalti e l’influenza sul Modello 231
  • la prevenzione alle ipotesi di riciclaggio di denaro alla luce della riforma del D.Lgs. 231/2007
  • la normativa sul whistleblowing: Legge 179/2017. Quali aspetti considerare nell’impostare i flussi informativi interni e le segnalazioni
  • il Regolamento privacy 679/2016: aspetti di interesse per l’impostazione dei protocolli
  • i nuovi reati presupposto in materia di razzismo e xenofobia e immigrazione clandestina
L’ORGANISMO DI VIGILANZA

  • aspetti critici nella composizione
  • bilanciamento delle indicazioni normative e giurisprudenziali con le esigenze pratico-operative

IL SISTEMA DISCIPLINARE 

  • come strutturare un sistema disciplinare “legittimamente applicabile”
  • i soggetti da sanzionare e i titolari del potere disciplinare
  • illeciti sanzionabili e tipologia di sanzioni
  • le sanzioni per i terzi e condizioni di irrogabilità
  • gli aspetti peculiari nel distacco e nella somministrazione
  • l’impatto della normativa sul whistleblowing

COME IMPOSTARE L’ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE 

  • soggetti destinatari dell’informazione e formazione
  • oggetto dell’informativa
  • previsioni contrattuali nei rapporti con i terzi

COME PROCEDERE PER L’AGGIORNAMENTO DEL MODELLO 231

  • motivi che determinano l’aggiornamento
  • i soggetti coinvolti nell’aggiornamento
  • iter da seguire
  • adozione ed attuazione dell’aggiornamento

UTILITA’ DEL MODELLO 231

  • esimente dalla responsabilità e strumento di difesa
  • sistema di organizzazione rilevante ai sensi del codice civile e della giurisprudenza penale
  • rating d’impresa e rapporti con il rating di legalità. Quale valenza ha il Modello 231?
  • ulteriori utilità

ASPETTI DA CONSIDERARE NELLA PROSPETTIVA PROCESSUALE

  • Accorgimenti essenziali per l’utilizzo del Modello 231 a difesa
  • Come porre tempestivamente l’Ente in condizioni di partecipare e difendersi nel procedimento 231

PRATICA PROFESSIONALE
Durante il corso verranno presi in esame casi pratici per concretizzare, tramite esempi, fac-simili e modelli, i passaggi “chiave” illustrati in aula.

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Seminario organizzato da EUROCONFERENCE 
(varie sedi  e date maggio 2018)
CORPO DOCENTE:

Avv. Anna Di Lorenzo

 

PROGRAMMA
Le fattispecie di reato presupposto

Il Modello 231 per la sicurezza

  • Aspetti da gestire
  • Rapporti con il DVR e la documentazione della sicurezza

I soggetti della sicurezza

  • I soggetti della sicurezza
  • Il Datore di Lavoro: sviluppi giurisprudenziali
  • La delega di funzioni (art. 16 D.Lgs. 81/08)
  • Utilità del Modello 231 per il Datore di Lavoro delegante
  • Individuazione dei soggetti in base alle mansioni di fatto
  • I diversi compiti “normativi” dei soggetti della sicurezza

Tecniche di analisi del rischio reato presupposto

  • Modalità operative per l’impostazione dell’analisi
  • Informazioni utili da acquisire
  • Individuazione dei processi sensibili “sicurezza sul lavoro”
Protocolli di prevenzione

  • Tecniche di redazione e contenuti
  • Individuazione dei soggetti coinvolti
  • Le indicazioni dell’art. 30 D.Lgs. 81/08
  • Standard minimi per le PMI (D.M. 13.2.2014)
  • Previsione di flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
  • I diversi Sistemi di Gestione della sicurezza: criteri di utilizzabilità
  • Utilità dei protocolli “sicurezza sul lavoro” nella prevenzione di altri reati presupposto

Oggetto della formazione

Il sistema disciplinare

L’O.d.V. e la sicurezza sul lavoro

  • Composizione dell’O.d.V.
  • Oggetto dell’attività di vigilanza
  • Rapporti tra O.d.V. e RSPP

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4103
Seminario di due giornate organizzato da EUROCONFERENCE 
(varie sedi da marzo a giugno 2018)
CORPO DOCENTE:

Avv. Anna Di Lorenzo e Avv. Alberto Tenca

PROGRAMMA
PRIMI ASPETTI DA CONSIDERARE PER LA REDAZIONE DEL MODELLO 231
  • natura della responsabilità da prevenire con il Modello 231
  • ambito soggettivo e territoriale di applicazione della norma
  • elementi essenziali dell’illecito:
    • il reato presupposto
    • l’autore: soggetti apicali e sottoposti
    • interesse o vantaggio per l’Ente
  • i soggetti terzi che coinvolgono la responsabilità dell’Ente
APPROCCIO PRATICO ALL’ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI 
  • sviluppo operativo dell’attività di analisi
  • processi da analizzare in relazione alle fattispecie di reato presupposto
  • rilevanza della forma societaria, del sistema di amministrazione e delle deleghe
  • impostazione della mappatura dei rischi reato presupposto
  • discussione critica di diverse tecniche di valutazione del rischio
IMPOSTAZIONE DEL MODELLO 231
  • contenuti normativi
  • sviluppo di parte generale e speciale
  • previsione di flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
  • come utilizzare i Sistemi certificati (es. ISO 9000 e 14001 e OHSAS 18000)
SUGGERIMENTI OPERATIVI DI REDAZIONE DEI PROTOCOLLI DI PREVENZIONE
  • tecniche di redazione e contenuti essenziali
  • autoriciclaggio: questioni discusse e ‘approccio’ preventivo
  • fasi da regolamentare nei processi di acquisto e vendita per la prevenzione di molteplici reati
  • sicurezza sul lavoro: gli aspetti da gestire nel Modello 231
  • disamina di misure di prevenzione in materia ambientale
  • discussione in merito alla prevenzione di reati d’interesse dei partecipanti
L’ADEGUAMENTO DEL MODELLO 231 ALLE PRINCIPALI NOVITÀ 
  • la prevenzione del nuovo reato di istigazione alla corruzione tra privati ex art. 2635 bis c.c. e del reato di corruzione tra privati ex art. 2635 c.c. come di recente modificato
  • le Linee guida dell’ANAC: Determinazione 1134/2017 misure anticorruzione per le imprese e Modello 231
  • il nuovo Codice degli appalti e l’influenza sul Modello 231
  • la prevenzione alle ipotesi di riciclaggio di denaro alla luce della riforma del D.Lgs. 231/2007
  • la normativa sul whistleblowing: Legge 179/2017. Quali aspetti considerare nell’impostare i flussi informativi interni e le segnalazioni
  • il Regolamento privacy 679/2016: aspetti di interesse per l’impostazione dei protocolli
  • i nuovi reati presupposto in materia di razzismo e xenofobia e immigrazione clandestina
L’ORGANISMO DI VIGILANZA

  • aspetti critici nella composizione
  • bilanciamento delle indicazioni normative e giurisprudenziali con le esigenze pratico-operative

IL SISTEMA DISCIPLINARE 

  • come strutturare un sistema disciplinare “legittimamente applicabile”
  • i soggetti da sanzionare e i titolari del potere disciplinare
  • illeciti sanzionabili e tipologia di sanzioni
  • le sanzioni per i terzi e condizioni di irrogabilità
  • gli aspetti peculiari nel distacco e nella somministrazione
  • l’impatto della normativa sul whistleblowing

COME IMPOSTARE L’ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE 

  • soggetti destinatari dell’informazione e formazione
  • oggetto dell’informativa
  • previsioni contrattuali nei rapporti con i terzi

COME PROCEDERE PER L’AGGIORNAMENTO DEL MODELLO 231

  • motivi che determinano l’aggiornamento
  • i soggetti coinvolti nell’aggiornamento
  • iter da seguire
  • adozione ed attuazione dell’aggiornamento

UTILITA’ DEL MODELLO 231

  • esimente dalla responsabilità e strumento di difesa
  • sistema di organizzazione rilevante ai sensi del codice civile e della giurisprudenza penale
  • rating d’impresa e rapporti con il rating di legalità. Quale valenza ha il Modello 231?
  • ulteriori utilità

ASPETTI DA CONSIDERARE NELLA PROSPETTIVA PROCESSUALE

  • Accorgimenti essenziali per l’utilizzo del Modello 231 a difesa
  • Come porre tempestivamente l’Ente in condizioni di partecipare e difendersi nel procedimento 231

PRATICA PROFESSIONALE
Durante il corso verranno presi in esame casi pratici per concretizzare, tramite esempi, fac-simili e modelli, i passaggi “chiave” illustrati in aula.

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1911
Seminario organizzato da EUROCONFERENCE 
(varie sedi da novembre a dicembre 2017)
CORPO DOCENTE:

Avv. Anna Di Lorenzo

PROGRAMMA
Le fattispecie di reato presupposto

Il Modello 231 per la sicurezza

  • Aspetti da gestire
  • Rapporti con il DVR e la documentazione della sicurezza

I soggetti della sicurezza

  • I soggetti della sicurezza
  • Il Datore di Lavoro: sviluppi giurisprudenziali
  • La delega di funzioni (art. 16 D.Lgs. 81/08)
  • Utilità del Modello 231 per il Datore di Lavoro delegante
  • Individuazione dei soggetti in base alle mansioni di fatto
  • I diversi compiti “normativi” dei soggetti della sicurezza

Tecniche di analisi del rischio reato presupposto

  • Modalità operative per l’impostazione dell’analisi
  • Informazioni utili da acquisire
  • Individuazione dei processi sensibili “sicurezza sul lavoro”
Protocolli di prevenzione

  • Tecniche di redazione e contenuti
  • Individuazione dei soggetti coinvolti
  • Le indicazioni dell’art. 30 D.Lgs. 81/08
  • Standard minimi per le PMI (D.M. 13.2.2014)
  • Previsione di flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
  • I diversi Sistemi di Gestione della sicurezza: criteri di utilizzabilità
  • Utilità dei protocolli “sicurezza sul lavoro” nella prevenzione di altri reati presupposto

Oggetto della formazione

Il sistema disciplinare

L’O.d.V. e la sicurezza sul lavoro

  • Composizione dell’O.d.V.
  • Oggetto dell’attività di vigilanza
  • Rapporti tra O.d.V. e RSPP

 

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1817
Seminario organizzato da EUROCONFERENCE 
(varie sedi da ottobre a dicembre 2017)
CORPO DOCENTE:

Avv. Alberto Tenca

PROGRAMMA

Idoneità del Modello 231 e sua efficace attuazione

  • Le valutazioni del Giudice

Indagini di Polizia Giudiziaria e ruolo del Pubblico Ministero

  • Notizia di reato ed esercizio dell’azione penale 231
  • Provvedimenti irrogabili in fase di indagini: sequestro probatorio, conservativo e misure cautelari
  • Prescrizione e decadenza

La difesa tecnica nel procedimento e nel processo

  • Rappresentanza, costituzione e contumacia dell’Ente: le cause di inammissibilità degli atti difensivi
  • Le ragioni di incompatibilità nella difesa comune dell’Ente e dell’indagato
  • Le indagini difensive
  • Utilizzo del Modello 231 ex ante ed onere della prova a fini esimenti
  • La prova dell’elusione fraudolenta del Modello 231
  • La prova della vigilanza dell’O.d.V.
  • Tempi, modi ed utilità del Modello 231 ex post nel procedimento cautelare, nel processo ordinario e nei riti alternativi

Diversi ruoli nel procedimento e nel processo

  • I professionisti coinvolti nella difesa: l’avvocato, il commercialista e il consulente aziendale

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1755
Seminario di due giornate organizzato da EUROCONFERENCE 
(varie sedi da ottobre a dicembre 2017)
CORPO DOCENTE:

Avv. Anna Di Lorenzo e Avv. Alberto Tenca

PROGRAMMA
PRIMI ASPETTI DA CONSIDERARE PER LA REDAZIONE DEL MODELLO 231

  • Natura della responsabilità da prevenire con il Modello 231
  • Ambito soggettivo e territoriale di applicazione della norma
  • Elementi essenziali dell’illecito:
    • il reato presupposto
    • l’autore: soggetti apicali e sottoposti
    • interesse o vantaggio per l’Ente
  • I soggetti terzi che coinvolgono la responsabilità dell’Ente

UTILITA’ DEL MODELLO 231

  • Esimente dalla responsabilità e strumento di difesa
  • Sistema di organizzazione rilevante ai sensi del codice civile e della giurisprudenza penale
  • Rating d’impresa e rapporti con il rating di legalità. Quale valenza ha il Modello 231?
  • Ulteriori utilità

APPROCCIO PRATICO ALLA REDAZIONE DEL MODELLO 231

Tecniche di analisi e valutazione dei rischi

  • Sviluppo operativo dell’attività di analisi
  • Processi da analizzare in relazione alle fattispecie di reato presupposto
  • Rilevanza della forma societaria, del sistema di amministrazione e delle deleghe
  • Impostazione della mappatura dei rischi reato presupposto
  • Discussione critica di diverse tecniche di valutazione del rischio

Impostazione del Modello 231

  • Contenuti normativi
  • Sviluppo di parte generale e speciale
  • Previsione di flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza
  • Come utilizzare i Sistemi certificati (es. ISO 9000 e 14001 e OHSAS 18000)

Suggerimenti operativi di redazione dei protocolli di prevenzione

  • Tecniche di redazione e contenuti essenziali
  • Autoriciclaggio: questioni discusse e ‘approccio’ preventivo
  • Fasi da regolamentare nei processi di acquisto e vendita per la prevenzione di molteplici reati
  • Sicurezza sul lavoro: gli aspetti da gestire nel Modello 231
  • Disamina di misure di prevenzione in materia ambientale
  • Discussione in merito alla prevenzione di reati d’interesse dei partecipanti

Le principali novità rilevanti per il Modello 231

  • La prevenzione del nuovo reato di istigazione alla corruzione tra privati ex art. 2635 bis c.c. e del reato di corruzione tra privati ex art. 2635 c.c. come di recente modificato
  • Le misure anticorruzione per le imprese ed il Modello 231 secondo le indicazioni A.N.A.C.
  • Il nuovo Codice degli appalti e l’influenza sul Modello 231
  • La prevenzione alle ipotesi di riciclaggio di denaro alla luce della Direttiva Antiriciclaggio n. 849/2015
  • L’evoluzione della normativa sul whistleblowing. Quali aspetti considerare nell’impostare i flussi informativi interni e le segnalazioni.
  • Il Regolamento privacy 679/2016: aspetti di interesse per l’impostazione dei protocolli

L’organismo di vigilanza

  • Aspetti critici nella composizione
  • Bilanciamento delle indicazioni normative e giurisprudenziali con le esigenze pratico-operative

Il sistema disciplinare

  • Come strutturare un sistema disciplinare “legittimamente applicabile”
  • I soggetti da sanzionare e i titolari del potere disciplinare
  • Illeciti sanzionabili e tipologia di sanzioni
  • Le sanzioni per i terzi e condizioni di irrogabilità
  • Gli aspetti peculiari nel distacco e nella somministrazione

L’EFFICACE ATTUAZIONE DEL MODELLO 231

  • Soggetti destinatari dell’informazione e formazione
  • Oggetto dell’informativa
  • Previsioni contrattuali nei rapporti con i terzi

L’AGGIORNAMENTO DEL MODELLO 231

  • Motivi che determinano l’aggiornamento
  • I soggetti coinvolti nell’aggiornamento
  • Iter da seguire
  • Adozione ed attuazione dell’aggiornamento

ASPETTI DA CONSIDERARE NELLA PROSPETTIVA PROCESSUALE

  • Accorgimenti essenziali per l’utilizzo del Modello 231 a difesa
  • Come porre tempestivamente l’Ente in condizioni di partecipare e difendersi nel procedimento 231
PRATICA PROFESSIONALE
Durante il corso verranno presi in esame casi pratici per concretizzare, tramite esempi, fac-simili e modelli, i passaggi “chiave” illustrati in aula.

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L’Avv. Alberto Tenca terrà, quale docente, un ciclo di seminari sull’argomento organizzati da Euroconference nei mesi di aprile e maggio 2017.

PROGRAMMA

Principali tipologie di reato connesse all’esercizio dell’attività medico-sanitaria

Evoluzione giurisprudenziale in merito all’accertamento processuale del nesso di causalità nei reati omissivi impropri

Art. 3 L.189/12 (cd. “legge Balduzzi”) alla luce delle più recenti pronunce:

  • portata intertemporale della norma
  • linee guida e buone pratiche
  • nuovo rilievo in sede penale della distinzione tra colpa grave e lieve
  • applicabilità della norma in relazione a colpa per imperizia, imprudenza e negligenza

Responsabilità penale dei soggetti operanti nelle strutture sanitarie pubbliche e private: i soggetti titolari di “posizioni di garanzia”

Responsabilità nel lavoro di equipe

Valutazioni giuridiche e strategiche nella scelta di difesa della parte lesa in sede penale anziché civile (ad es. in relazione a grado di colpa, livello probatorio, efficacia della pronuncia penale in sede civile)

Responsabilità dell’Ente struttura sanitaria ex D.Lgs. 231/01

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